Nuova Riveduta:

Geremia 44:18

ma da quando abbiamo smesso di offrire profumi alla regina del cielo e di farle delle libazioni, abbiamo avuto mancanza di ogni cosa; siamo stati consumati dalla spada e dalla fame.

C.E.I.:

Geremia 44:18

ma da quando abbiamo cessato di bruciare incenso alla Regina del cielo e di offrirle libazioni, abbiamo sofferto carestia di tutto e siamo stati sterminati dalla spada e dalla fame».

Nuova Diodati:

Geremia 44:18

Da quando però abbiamo cessato di bruciare incenso alla Regina del cielo e versarle libazioni, ci è venuto a mancare ogni cosa, e siamo stati consumati dalla spada e dalla fame».

Riveduta 2020:

Geremia 44:18

ma da quando abbiamo cessato di offrire profumi alla regina del cielo e di farle delle libazioni, abbiamo avuto mancanza di ogni cosa, e siamo stati consumati dalla spada e dalla fame.

La Parola è Vita:

Geremia 44:18

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Geremia 44:18

ma da che abbiam cessato d'offrir profumi alla regina del cielo e di farle delle libazioni, abbiamo avuto mancanza d'ogni cosa, e siamo stati consumati dalla spada e dalla fame.

Ricciotti:

Geremia 44:18

Ma da quando abbiamo tralasciato di fare sacrifizi alla regina del cielo e presentarle libagioni, abbiamo penuria di tutto e siamo rifiniti dalla spada e dalla fame.

Tintori:

Geremia 44:18

Ma dal tempo in cui cessammo di fare sacrifizi e libazioni alla regina del cielo, manchiamo di tutto e siamo sterminati dalla spada e dalla fame.

Martini:

Geremia 44:18

Ma da quel tempo, in cui tralasciammo di far sagrifizj, e libagioni alla regina del cielo, siam poveri di ogni bene, e siamo consunti dalla spada, ed alla fame.

Diodati:

Geremia 44:18

Là dove, da che siamo restati di far profumi, ed offerte da spandere alla regina del cielo, abbiamo avuto mancamento d'ogni cosa, e siamo stati consumati per la spada, e per la fame.

Commentario abbreviato:

Geremia 44:18

15 Versetti 15-19

Questi audaci peccatori non cercano scuse, ma dichiarano di voler fare ciò che è proibito. Chi disobbedisce a Dio, di solito peggiora sempre di più e il cuore si indurisce sempre di più a causa dell'inganno del peccato. Ecco il vero linguaggio del cuore ribelle. Persino le afflizioni che avrebbero dovuto separarli dai loro peccati, furono prese in modo da confermarli nei loro peccati. È triste quando coloro che dovrebbero sensibilizzarsi l'un l'altro al bene, e quindi aiutarsi l'un l'altro verso il cielo, si induriscono l'un l'altro nel peccato, e quindi si maturano l'un l'altro per l'inferno. Mescolare l'idolatria con il culto divino e rifiutare la mediazione di Cristo è una provocazione a Dio e una rovina per gli uomini. Tutti coloro che adorano le immagini o onorano i santi, gli angeli e la regina del cielo dovrebbero ricordare ciò che è derivato dalle pratiche idolatriche dei Giudei.

Riferimenti incrociati:

Geremia 44:18

Ger 40:12; Nu 11:5,6; Giob 21:14,15; Sal 73:9-15; Mal 3:13-15

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